Crisi d'Identità

Acrilico, Legno, 2019

L’opera, costruita in legno su tre piani, rappresenta un cellulare: lo schermo, l’esterno del telefono e la persona che guarda da fuori il proprio smartphone.
Chi sono io? È la domanda che si pone il protagonista del quadro. Guarda dentro il suo telefono e vede ciò che lui si è creato: decine di profili diversi per ogni applicazione, social network o gruppo in cui è presente.
La realtà si fonde con il virtuale, la domanda della persona è rivolta ad una delle maschere che “vivono” dentro al cellulare, il pensiero non è “chi è lui nella vita reale” ma “chi è lui attraverso il telefono”. Oramai la vita delle persone, soprattutto dei giovani, viene misurata attraverso lo smartphone e la “realtà” diventa quella creata da questo affascinante oggetto di plastica.
Mostriamo solo quello che vogliamo far vedere, quel lato che secondo noi ci rende affascinanti agli occhi degli altri e nel tempo non riusciamo più a capire chi siamo veramente, perché l’unico metro che abbiamo avuto, anzi abbiamo voluto avere, è stato un profilo sui social.

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